Tragedia in Franciacorta: Monzio Compagnoni morto mentre spalava la neve

Stroncato da un infarto all’ingresso della cantina

ADRO – Stava spalando la neve all’ingresso della cantina della Franciacorta che porta il suo nome, in via Nigoline 98 ad Adro (Brescia). È morto così Marcello Monzio Compagnoni. Stroncato da un infarto, a soli 54 anni. Inutile la chiamata al 118, nella mattinata di martedì 29 dicembre.

Compagnoni, originario di Treviglio, in provincia di Bergamo, si era trasferito in Franciacorta per fondare l’omonima azienda agricola. A Scanzorosciate aveva conservato una vigna per la produzione di un’etichetta di Moscato di Scanzo, il “Don Quijote” (solo 2.500 bottiglie).

Di sua proprietà anche diversi terreni per i vini fermi della Bergamasca nei comuni di Grumello del Monte, che hanno affiancato quello di Loreto a Cenate Sotto. In Franciacorta, la produzione della cantina di Marcello Monzio Compagnoni era invece impostata sugli spumanti e sui vini fermi a denominazione Curtefranca bianco e rosso.

“Una realtà vitivinicola basata sullo studio, l’esperienza, la passione e una mentalità moderna e pragmatica, dall’anima produttiva”: così la descriveva lo stesso vignaiolo, che in terra franciacortina poteva contare sulla consulenza enologica di Donato Lanati.

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